venerdì 3 aprile 2009

SENATORE? Dichiarazioni indecenti di Cossiga e denuncia: mi fai schifo!

Vagando da un blog all'altro, ho incontrato questo post, che ritengo importante.

Volutamente, ho sempre evitato di parlare della società dandone un taglio politico e/o partitico. Questa volta, vorrei che tutti leggessero e diffondessero questa notizia e si mobilitassero.
Grazie!

Copio:
Avviso importante: depositata una denuncia contro il Senatore Francesco Cossiga

Questo non è un appello, è una segnalazione. Un'informazione.
E' stata depositata presso la Procura dela Repubblica di Roma una denuncia al senatore Francesco Cossiga, come si legge nel testo che qui di seguito incollo. Dopo di esso, incollo anche il facsimile per l'adesione alla denuncia.
Aggiungo solo questo, frettolosamente: chi sa, direttamente o indirettamente, che cosa è accaduto nel 1977 e dopo; chi è andato all'epoca alle manifestazioni di protesta (erano tante, e varie) senza riempirsi le tasche di bulloni, senza delirare su "alzare il livello dello scontro", e solo per protestare; chi ha conosciuto, direttamente o indirettamente, il trauma di essere oggetto di sparatorie, accerchiato, assediato, infiltrato; chi si ricorda il significato della parola "repressione", prima e/o dopo il G8 di Genova (io lo ricordo da prima), e chi si ricorda di Giorgiana Masi, 19 anni, uccisa nel maggio 1977 da un proiettile sul Ponte Garibaldi a Roma, durante una manifestazione indetta dai radicali (!), plurinfiltrata da poliziotti infiltati e armati, allora sa come si può essere indignati per le dichiarazioni oggetto di denuncia dell'allora (anni Settanta) ministro dell'Interno Cossiga.

Alla Procura della Repubblica di Roma

I sottoscritti denunciano alla Procura della Repubblica di Roma il senatore Francesco Cossiga per le dichiarazioni da lui rilasciate a “Il giorno”, “Il resto del Carlino” e “La Nazione”, pubblicate su questi quotidiani il 23 ottobre scorso, dichiarazioni tanto più gravi in quanto provengono da un personaggio che ha ricoperto i ruoli più elevati nelle istituzioni della Repubblica Italiana.
Nell’ambito di queste dichiarazioni appaiono particolarmente delittuose le seguenti affermazioni (tra virgolette le parole del senatore Cossiga, il resto del testo è costituito dalle domande e dagli interventi del giornalista).
“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno”.
Ossia?
<…>
“In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».

(Fonte: Rassegna stampa del governo italiano: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406)

In tali dichiarazioni sono rilevabili i reati – quanto meno – di istigazione a delinquere, commesso pubblicamente come richiesto dalla legge per la sua punibilità: istigazione rivolta sia al ministro Maroni sia agli stessi organi di polizia preposti all’ordine pubblico (art. 414 CP); di istigazione di militari (i Carabinieri) a disobbedire alle leggi a violare il giuramento – sulla Costituzione - (art. 266 CP:) e di apologia di reato (ancora 414 CP), in relazione ai reati da lui commessi ed ora spudoratamente confessati.
I sottoscritti chiedono che per quanto sopra si proceda penalmente a carico del sen. Francesco COSSIGA per i reati suddetti e per tutti quelli che potranno essere ravvisati.
Dichiarano di sentirsi, come cittadini della Repubblica, persone offese da tali reati; riservano la costituzione di parte civile e formalmente chiedono, ai sensi dell'’art. 408 CP, di essere informati in caso di richiesta di archiviazione.
I firmatari denuncianti sono 5. Le adesioni allegate 218. Tra i firmatari, Pietro Leone – nato il 16 06 1939, residente a Roma - e-mail: piero.leone@gmail.com, a cui si possono far pervenire, anche per fax, le adesioni. I suoi recapiti: 06 3220789 (tel. e fax) e cell. 3396085505.

FACSIMILE PER ADERIRE:
Alla Procura della Repubblica di Roma

I sottoscritti cittadini italiani dichiarano di aderire alla denuncia fatta alla Procura della Repubblica di Roma, da Pietro Leone ed altri, nei confronti del senatore Francesco Cossiga a proposito delle sue recenti dichiarazioni ad alcuni giorni in cui i denuncianti hanno ravvisato l’ipotesi del reato di istigazione a delinquere (art. 414 CP), istigazione di militari (art. 266 CP) e apologia di reato (ancora art. 414 CP).
Cognome Nome Data di nascita Indirizzo Firma

mercoledì 1 aprile 2009

E piove ancora, ancora..

Non ho più dato le conclusioni. L'idea di dover raccontare come si concludevano i due episodi (Viaggio in Francia e LaStronza) mi faceva passare la voglia di scrivere.
Mi sono un po' allontanata. Forse quando si pensa troppo a se stessi ci si allontana dagli altri.
Buona notizia: in questo periodo ho visto tanti spettacoli bellissimi. In realtà non mi piace dire che ho "visto" uno spettacolo: quando quest'ultimo è fatto bene, non lo vedi, lo vivi.
L'ultimo: "Rain" di Cirque Eloize. Non posso spiegarvi quanto era emozionante e divertente e commovente. Era circo e teatro e un po' danza. Ma non unite in modo insensato giusto per dare esibizione di bravura, ma col filo conduttore della pioggia che ci fa sognare e tornare bambini.
Era giusto un filo, perché non c'era una storia che si evolveva, ma davvero dei quadri bellissimi e di una leggerezza incredibile. Anche quando facevano delle acrobazie spaventose, c'era sempre un velo di autoironia..Proprio una presa in giro del circo e dei suoi modi di fare! Ma poi, quando si muovevano avevo una voglia matta di volteggiare con loro, di stare sospesa a testa in giù, di giocare e cantare con loro.
Faceva ridere, tanto! Ma anche venire le lacrimucce agli occhi. No, non piangere, perché non spingeva sul patetismo..era solo una madelaine che ti riportava alla bellezza dell'infanzia e del gioco.
Non so descrivere quello che ho visto, ma dovete andare a vederlo! Ora mi pare sia a Parigi, ma se torna..verificate su Internet!
"Rain-comme une pluis dans tes yieux", con Cirque Eloize, regia di Finzi Pasca.

A presto!
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