venerdì 23 maggio 2008

Rabbia e sorrisi

Ciao a tutti! Oggi sono stata a un funerale..ho vissuto il mio primo interramento.è stato tristissimo, perché la persona in questione è un genitore di una ragazza a me molto cara (non voglio entrare nei dettagli). Poi sono venuta a Milano, e sono stanchissima. Stanotte, per la notizia di questa morte, non ho dormito molto bene, e ovviamente la giornata non è stata rilassante. Ora sono ancora sconvolta, per il modo in cui la morte si è presa questa persona.. che da 3 mesi era in ospedale, a farsi fare cure sbagliate e a farsi imbottire di farmaci. Per poi prendersi una polmonite..che per una persona sana è curabile, per chi è in intensiva da 2 mesi è letale. Ma perché esiste la medicina se non riesce a curare le persone? Perché si sbagliano le analisi? Perché si prova a vedere se si può portare qualcuno in semi-intensiva, così, come se si dovesse scegliere se mangiare un hamburger o una frittata.. Sono arrabbiata

Per rimediare, farò il meme del sorriso.
Se si fa questo meme e si invia un link del post via mail a alex@comicomix.com indicando il nome del blog, verranno donati 2 Euro a post per la lotta contro il Neuroblastoma.
L'iniziativa si chiama "Un sorriso lungo un anno" e basta scrivere sei cose che ci fanno sorridere!
Spero di poter così controbilanciare la rabbia e la tristezza, e l'amarezza..

Sei cose che mi fanno sorridere (in ordine sparso):
1- I bambini piccoli! Sono così ingenui!
2- Chi mi sorride: non posso non rispondere!

3-Chi fa qualcosa di inconsueto, o di bizzarro, e non sa che lo sto guardando. Per esempio, in metropolitana, ci sono dei tipi buffi, o delle vecchine interessanti.. Insomma, mi fa sorridere l'umanità (intesa come insieme di uomini e donnole)
4-Le smorfie
5-Quando guardo un film romantico in presenza di qualcun altro, e c'è la scena del bacio..mi imbarazzo e mi copro con nonchalance, ma mi faccio sorridere da sola!
6-La natura e le giornate di sole



A presto

mercoledì 14 maggio 2008

Svizzera?

Cavolo!
Ho come compito di drammaturgia di comunità di scrivere una narrazione corale per 5 attori, su un tema (io ho scelto i matrimoni), basandosi sulle interviste che la prof ha fatto durante l'anno a dei vecchietti ticinesi.
Dovrebbero essere circa due pagine, ma a me ne viene una scarsa!
Non me la sento di inventare troppo, ma nemmeno di violare troppo la loro vita privata!
A me soddisfa così quello che ho scritto (per lunghezza)!
Le loro storie sono bellissime, commoventi, a volte incomprensibili (che cavolo vuol dire "taronaa"? Io l'ho tradotto: fare il filo, provarci), e un sacco divertenti! 'sti vecchi! La sanno proprio lunga..Ils la savent bien longue!

Per sposarsi, i ragazzi andavano la sera tardi fuori dalla porta di casa di una ragazza (che poi in realtà erano tante, visto che in media si avevano 8 milioni di figli!), in due o tre, e parlavano forte per farsi sentire.
Spingevano anche un po' la porta, aprendola. Le ragazze li facevano entrare, non c'era bisogno "del permesso del pà", tanto spesso la madre filava nella stanza accanto. Chiacchieravano anche fino alle tre di notte, o giocavano a carte. Così poi si sposavano!
Solo che i racconti degli uomini sono tutti super romantici e sdolcinati, mentre le nonne parlano di quell'usanza come di una cosa noiosa, in cui i ragazzi non capivano quando era ora di tornarsene a casa e allora "ghe s'insegneva er porta"!
Mi fa troppo ridere questa differenza di visioni!
Alla fine è l'uomo che non può vivere senza una donna. Le donne sono molto più pratiche!
Detto ciò, torno al lavoro e provo ad allungare un po' il brodin!

Ciao a todos!

sabato 10 maggio 2008

Primo post dopo tanto tempo..

Che bello!
Dopo il 28 Aprile, il primo post di Maggio!
In questo tempo ho seguito il modulo di Linguaggi della Performance e mi è piaciuto un sacco.
Finalmente ci siamo mossi, abbiamo saltato, giocato e cercato di capire come tutti questi esercizii possano essere applicati al lavoro con bambini, detenuti, disabili, anziani e via discorrendo.
Grazia, l'insegnante, è una persona tosta (lavora con i detenuti e soprattutto con le guardie!), ma malleabile e in ascolto, attentissima a noi e capace di ridere di sé! Quando l'ultimo giorno Filippo le ha mostrato la sua imitazione si stava sganasciando dal ridere, ma mi sembrava anche un po' imbarazzata.

Sempre in questo tempo sono uscita tantissimo la sera, soprattutto a Torino. Forse non ero mai stata in giro tante sere di seguito, non solo il sabato o il venerdì, senza Michel!
Immagino che tutto ciò possa non essere né interessante né utile, ma che blog sarebbe se fosse utile e sensato al 100%??

Una riflessione che mi è sorta tristemente stamattina appena sveglia, grazie a mia sorella che mentre dormivo ha alzato la tapparella, sbattuto il cassettone sotto il mio letto, parlato e urlato..: ma perché devo essere incastrata in un tempo che non c'è più? Perché le persone che mi conoscono da più tempo non riescono a capire che sono cambiata? Perché mi devo ancora sentire dire "piangi sempre" solo perché fino a qualche anno fa ero un po' instabile (!) e piangevo di continuo? Perché non posso esprimere quello che penso senza sentirmi dire "ti arrabbi subito"? Come se discutere, confrontarsi e parlare non facesse parte del processo di crescita e di miglioramento delle relazioni.. Come se non fosse giusto sentire quell'esatto sentimento che si prova in quell'esatto momento! No!
Non esiste un sentimento sbagliato! Esiste "parliamone, se non ci siamo capiti!"..

Che palle! Non ne posso più!
Nemmeno di essere etichettata come la strana, la pazza, il pagliaccio del gruppo, eccessiva.
Basta! Sono così! Ti piace? No: non me ne frega niente.
Ti piace: beh, sappi che non sono solo così! Posso essere anch'io triste qualche volta!
Minchia
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