venerdì 27 aprile 2012

Giappone: qualche foto!

Il cesso giapponese. Ecco il famoso tasto "Popò".

Buttadentro del tempio principale di Tokio

I desideri dei giapponesi

Per i nippofili la cosa interessante è "Pachinko", per me è il nome di mia madre che appare ben due volte!

Nel tempio

Copriti piccolo Buddha, c'è aria
Una delle tre vedute più belle del Giappone secondo la tradizione: Matsuhima. Da qui è partita l'onda dello tsunami l'anno scorso.

Sempre Matsushima

giovedì 19 aprile 2012

La Lavatrice

Che mondo sarebbe senza un'abbuffata di Coco Pops alle 17.45??
Non ho onorato la mia promessa di scrivere una volta alla settimana, e forse mangiare golosamente è la punizione che mi infliggo.
Comunque, un bel blog di salvataggio (come questo dovrebbe essere) non può stare a lungo senza una triste storiella personale, ma dai risvolti esemplificatori e salvifici. In soldoni: affidatevi a me, e vi risparmierò di fare le cagate che ho fatto io!
Vi ricordate di quando abitavo a Torino con Lo Zozzo?? Se non vi ricordate, ecco qui il link:
Bene (si fa per dire!). Ci furono alcuni giorni in cui U zuzz era tornato a Roma, o per lo meno, così disse. Non so bene perché, ma ne approfittai per farmi qualche giro di lavatrice.

Non esiste una bella canzone sulla lavatrice? Dovrebbe esistere, perché è un elettrodomestico davvero molto utile, ve lo consiglio. Solo che il suo utilizzo non è così scontato. 
Bisogna lavare i bianchi con i bianchi (si parla di indumenti), e a 90° (si parla di temperatura dell'acqua) se sono di cotone e anche brutti. Esempio: le canottiere di mio marito.
I colori delicati a 40°, con centrifuga non al massimo.
La lana col programma che simula il lavaggio a mano, detersivo specifico, centrifuga al minimo, e a 30° o a freddo (io solo a freddo, ormai).
C'è il programma tende, quello scarpe, quello per i vestiti particolarmente lerci e quello giornaliero per le persone che non puzzano. C'è l'effetto anti-piega, anti-macchia, anti-sporco vorace e anti-lavaggio.
Ci sono le vaschette per il detersivo normale, quella della candeggina, sovrapposta a quella dell'ammorbidente e quella misteriosa. Anche il numero dell'assistenza è assai misterioso: 199 199 199 (ve lo giuro!!!!).
Bisogna piazzarla in un posto all'uopo, perché fa casino, vibra e ha bisogno dell'attacco per l'acqua, in entrata e in uscita. 

Ai miei tempi (o, meglio, in quella casa), la lavatrice era nel bagno e non aveva l'uscita per l'acqua, quindi dovevamo mettere il bocchettone nella vasca da bagno, per scolare lo sporco. Pensate che Michel, per allietarmi, mi raccontò di quando viveva in Irlanda e il suo coinquilino si dimenticò di mettere il tubo nella vasca, causando l'allagamento dell'appartamento: "quanta acqua, quanta acqua! Non ho mai visto così tanta acqua" (vabbè, le parole non furono proprio queste, ma il senso sì! Sono passati sei anni da quel racconto). 

Ora, come vi anticipavo, ci fu una settimana in cui volli fare giri e giri di lavatrice, forse perché stavo progettando la fuga di nascosto, e prima che lo Zozzo tornasse. 
Che BELLA IDEA mi venne?
Di lavarmi le scarpe da ginnastica, piuttosto nere nonostante all'acquisto fossero bianche!! Pensando alla regola dei bianchi a 90°, misi tutto (due scarpe) dentro, chiusi l'oblò, e dopo due ore mi ritrovai con due suole che vagavano nell'etere, linguette ammutolite, brandelli di stoffa e chiodi - CHIODI - (vabbè, forse erano viti, ma non so la differenza) saltati in aria.
Cioè!! Non posso manco mettere le scarpe a 90° oggigiorno??? 
No.
Dopo aver eliminato i chiodi dalla lavatrice (dopotutto avrei rischiato di intasarla) (col senno di poi, avrei proprio dovuto rompere qualcosa in quella casa), mi misi a fare un ulteriore lavaggio.
Andai a mangiare (nella stanza a fianco) e a tempo debito tornai in bagno. 
Mostruosità: dell'acqua mi lambiva i piedi già alla porta.
Aiutoo: non avevo messo il tubo nella vasca!!!!
Acqua ovunque, un lago è meno profondo, non potete capire! E dentro di me risuonarono immediatamente le parole profetiche "quanta acqua, quanta acqua! Non ho mai visto così tanta acqua", mentre guardavo attonita il disastro.
Non sto a dirvi quanti stracci e QUANTO TEMPO impiegai per asciugare e ripulire tutto!!
A ripensarci, avrei dovuto lasciarla allagata quella casa..

Quali importanti lezioni avete appreso grazie al mio racconto?
1) Non affittate una casa con la lavatrice del 1940 non attaccata a uno scarico d'acqua permanente
2)Se avete un coinquilino zozzo, e un padrone di casa stronzo e ladro, allagate pure tutto e andate via con nonchalance.



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