giovedì 16 ottobre 2008

New York New York

Cari tutti,
è con una strana sensazione allo stomaco che mi appresto a scrivere.
Tante volte avrei voluto sedermi e creare un nuovo post, ma il peso di New York mi schiacciava. Sapevo che avrei dovuto scrivere TUTTO. Più o meno. E non avevo mai abbastanza tempo!
Ma mi mancava troppo il mondo blog e ho deciso che ruberò una serata all'aggiornamento di whenIlefthome!

New York
Prendo un bel respiro..New York, che città stupenda, meravigliosa, incredibile, indimenticabile, immensa. 
Grande, grandissima. Eppure piacevole.
Vi racconto un po'.

Ho passato due settimane di vacanza in the big apple, dal 7 al 19 (in teoria, ma i piani sono stati s..travolti dal traffico) Settembre, dopo tre mesi di centro estivo e quando ormai tutti gli altri avevano goduto del meritato riposo.
Sono partita con uno stato d'animo pessimo, dovuto all'amarezza che ho accumulato in questo 2008, ma speranzosa di ricaricarmi.
Il volo d'andata (Alitalia) è stato tranquillo, ma infinito! Avrò volato per 13 ore!
A Fiumicino, aeroporto di scalo, abbiamo comprato un quaderno bellissimo di Fabriano affinché diventasse il nostro diario di viaggio.
Sull'aereo ci hanno fatto compilare i documenti che attestavano la nostra nazionalità e il nostro carico di merce. Quante volte abbiamo provato la frase: "We're here for tourism": è quello che devi dire all'FBI, altrimenti ti fanno il culo!
Dall'aereo siamo scesi per ultimi perché mi si era rovesciato tutto il contenuto della borsa, tra cui rasoi che solo in quel momento mi sono resa conto che avessero passato il check in!!
Certo che controllano proprio bene!
Siamo usciti per ultimi, ma..le nostre valigie sono state le prime ad uscire sul tappetone!
Prima ancora del ritiro bagagli ho inaugurato il mio viaggio pisciando in aeroporto!
Mi ha stupito il fatto che a indicarmi la via del bagno fosse una donna con un pancione così: <---------->
Sarà stata incinta di 12 mesi! 

Secondo stupore: i cessi!!
Sono diversi dai nostri: non hanno lo scarico e l'acqua non cade dall'alto, bensì risale dal basso! Insomma, quando "vai" trovi già tanta acqua nel fondo, alta quasi fino al tuo culo, poi quando scarichi l'acqua viene risucchiata portandosi via con sé i tristi ricordi, per essere rigettata pulita(!) nuovamente dallo stesso buco. Insomma, vomitevole!
So cosa vi starete chiedendo (e cioè quello che mi hanno chiesto tutti): ma quando fai pipì o cacca, l'acqua essendo così alta non ti schizza tutto il culo????
NOOOOOOOO! La risposta è no. Chiedete a un fisico per maggiori dettagli.

Usciti dall'aeroporto, stanchi morti per il volo e con in testa un fuso orario che non corrispondeva a quello del paese in cui ci trovavamo, la prima cosa da fare era raggiungere la nostra casa.
EBBENE Sì, SIGNORE E SIGNORI!! Perché non abbiamo speso un cent per l'albergo, e abbiamo fatto l'home exchanging, con due persone che non abbiamo ancora mai visto!

Uscire da quel labirinto non era semplice, però!
L'aeroporto era il JFK, non proprio in città (come sempre, d'altronde), non proprio piccolo: 7 o 8 terminal, mi pare. 
Abbiamo preso l'AIRBUS, un specie di treno su monorotaia sospeso a mezz'aria che circolarmente collega tutti i terminal tra loro e con una fermata indefinita della metro. Già lì abbiamo constatato che i nostri cellulari fallivano e che a New York c'è tanta gente da fuori.
Vi sto annoiando? Lo so che sono ancora alla prima ora di vacanza, ma è stato trooopppppo bbbelllo!
Niente è a misura d'uomo, ma di gigante! Ma non so come tutto sembra così familiare.

La metropolitana faceva schifo!
I cavi sono ricoperti di pelo e di pelliccia, è sporca, l'acqua cade sulle rotaie. Insomma, era la versione gigante della linea rossa di Milano con molta più sporcizia!
Poi un caldo, un caldo soffocante. Sulle banchine. E un gelo, un gelo agghiacciante sui treni!

Dovete sapere che a New York l'aria condizionata è sparata a Mille in ogni luogo chiuso, o semi-chiuso!! Non c'è rispetto per la trachea, e se non ti attrezzi con i dovuti golfini e sciarpini rischi di BRUTTO!!!
Il nostro lungo viaggio (nella foto sotto: individuate JFK, e poi collegate mentalmente fino al punto in cui il giallo diventa rosa, nel bronx) fino a casa ci ha visti passare anche per GRAND CENTRAL, la stazione centrale di New York, sia dei treni che della metro, senza che io sapessi che sarebbe diventata la nostra tappa fissa di ogni giorno ,più o meno.

map_content.gif

Grand Central: tutto si snoda da qui, tutto arriva qui. E' un edificio enorme, manco a dirlo, ma familiare. Al centro c'è un punto accoglienza (altro che Capo D'Orlando!!!) con tutte le informazioni sui treni. Gli orari sono ovunque e gli sportelli sono raggruppati a seconda della destinazione.
Per esempio: noi prendevamo l'Hudson Line, che va verso Nord e fa capo a una compagnia in particolare. Tutti gli sportelli che vendono i biglietti per i treni gestiti da questa compagnia sono uno a fianco all'altro.
Il soffitto è affrescato di blu col disegno delle costellazioni, e al piano di sotto (the basement) ci sono miliardi di negozi e ristoranti che impari a conoscere giorno dopo giorno (tipo la Gare de Lyon di Parisgi!).. Quant'ammore!(Per ora non posso postare le mie foto, perché non ho né cavo, né lettore schede, mi spiace)

NY2_046a.jpg

Abbiamo preso questo treno, ignari di tutto e siamo scesi a RIVERDALE, la nostra fermata. Saranno state le tre del pomeriggio (3 P.M.), faceva caldissimo, era tutto nuovo e splendido. Alle mie spalle i binari e il fiume Hudson, luccicante e calmo. Di fronte a me solo alberi e strada in salita. Nessuna persona nei paraggi.
Insomma, la domanda era: "e ora dove minchia andiamo??"
Ci avevano detto che la stazione era a dieci minuti a piedi da casa, ma in che direzione??E poi avevamo i valigioni (specialmente Michel che era pieno di regali per i suoi amici del New Jersey)..
Michel allora è prontamente andato alla ricerca di un taxi! Che genio! 

Il taxi!
Non era giallo!!!!!
Era nero, lussuoso,  altro che quello che ci aveva portato a Caselle quella mattina (ore 5) ormai così lontana..Dietro potevo allungare le gambe e c'era ancora spazio!
Era guidato da un tipo nero e grosso come un armadio che quando parlava IO non capivo un tubero. Michel invece capiva TUTTTTOOOO! Che ingiustizia sociale!

Ora vi saluto e vi lascio alla prossima puntata: come avranno fatto a perdere l'aereo del ritorno? Come avranno fatto a perdere la MetroCard da 40 dollari? E come sarà andato il loro giro per Central Park?

E ancora: Perché i signori avevano una casa troppo piena di mobili? Perché i signori avevano ospiti oltre noi che nel cuore della notte sono arrivati senza chiavi? Perché a New York passeggi con gli scoiattoli? Perché tutti i superstiti della Shoah sono a Riverdale?
Come mai i sudamericani mi parlavano in spagnolo?

Questo e altro ancora nel prossimo episodio!

p.s.: ho letto i vostri post, a volte nel segreto..

4 commenti:

Laura Pozzi ha detto...

Ahahah! Ma dai, la cosa dei cessi non la sapevo!
Ma l'home exchange è sicuro?°° Ne ho sentito parlare e mi piacerebbe provare in quanto soluzione moooolto economica, però ho paura di fidarmi di persone sbagliate >.<
A quando il prossimo post? Io curiosa di sapere come continua! ^_^

evita*°** ha detto...

La situazione cesso è molto importante.
Lo scambio casa è abbastanza sicuro, perché noi ci siamo iscritti a un sito a pagamento e se fai qualche minchiata (tipo rompere la casa, rubare, o se sei tu che ospiti, non far trovare le chiavi o mentire sull'indirizzo,...) vieni segnalato sul sito e perdi l'opportunità di fare altri scambi. Nessuno paga per fare scherzi del genere.
Non avevo più scritto perché nessuno commentava!!
Ora, appena ho tempo, ti onoro scrivendo il seguito, ma belle!
Ciaooo! ç'__'ç (ho inventato ora questa faccina chiamata "la ragazza con gli orecchini di pirla")

Laura Pozzi ha detto...

Oh che bello! Però sono curiosa di sapere perchè c'erano altri ospiti oltre a voi!!! XD
Grazie a te! :D

luce ha detto...

Racconta ancora mio marito vuole convincermi ad andare ma io sono titubante magari il tuo racconto mi chiarisce le idee.
Comunque lo scambio di casa deve essere fantastico.
Resto in attesa.

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